Al primo novembre il nostro personale contatore segnava 593.
Tanti infatti erano i giorni trascorsi dal 18 marzo 2018, data dell'ultima apparizione in gare ufficiali di Arianna. In quell’occasione, i campionati mondiali di Montreal, Arianna non disputò alcuna gara individuale, scendendo in pista solo con le compagne di staffetta e aiutandole a conquistare un quarto posto mondiale.
Dobbiamo invece ritornare a respirare l’atmosfera olimpica del febbraio 2018 per avere dei ricordi di Arianna in pista per un risultato individuale. Ricordi davvero speciali, che per sempre rimarranno incastonati nella memoria storica dello sport italiano.
I tifosi e Arianna stessa, anche senza stabilire un contatto diretto, sanno di possedere il medesimo desiderio, ovvero rivivere quanto prima quelle emozioni; ma in certi momenti della vita e della carriera di un atleta ci vuole del tempo prima che ambizioni ed energia si ritrovino nuovamente su una stessa, unica strada.
Il primo novembre 2019 è il giorno in cui Arianna torna in nazionale.
Lo fa in occasione della tappa di Coppa del Mondo di Salt Lake City, primo appuntamento di livello internazionale della stagione 2019/20. Il casco è nuovo (del suo colore, il verde, con le iniziali AF incise sulla parte posteriore), ma sin dai primi giri si nota che esplosività e grinta sono quelle di sempre. Centra subito la finale in entrambe le distanze a cui prende parte - 500 e 1500 – anche se uno scontro subito nella semifinale dei 500 le preclude la possibilità di lottare per una medaglia, peraltro su un ghiaccio molto veloce, dove la canadese Kim Boutin fa registrare il nuovo record del mondo con 41.936.
La settimana dopo, a Montreal, seconda tappa di Coppa del Mondo.
Il focus di Arianna è sui 1500 m dove se la deve vedere, tra le altre, con la coreana Kim Ji Yoo, giovane emergente del circuito di quasi dieci anni più giovane di lei. Ed è proprio in questa distanza che Arianna costruisce il nuovo punto di partenza della sua carriera: grande azione a 6 giri dalla fine e secondo posto finale, proprio alle spalle della coreana Kim. Il podio in Coppa del Mondo mancava da quasi due anni (Shangai, dicembre 2017) ma siamo talmente abituati a vederla lì che in fondo non sembra sia trascorso così tanto tempo.
La terza tappa di Nagoya rappresenta l'ultimo impegno del 2019 per Arianna e i suoi compagni di nazionale di Short Track. L’ultima volta che era passata da queste parti, aveva stampato un en-plein pazzesco con 3 ori in 500, 1500 e staffetta. Con il tifo speciale di papà Renato, mamma Maria Luisa e zio Michele, Arianna ripete il "triplete nipponico", questa volta conquistando tre distinte medaglie. Il podio di 1500 e 500 è un curioso rimescolamento di posizioni tra Arianna (prima bronzo e poi argento), Boutin e Kim. Nella staffetta, complice anche una squalifica della Corea, il metallo più prezioso torna al collo delle ragazze azzurre a distanza di quasi quattro anni dalla doppia affermazione di Dresda-Erzurum del febbraio 2016.
La settimana prossima a Shangai, Arianna non sarà al via delle gare.
Come possiamo vivere un weekend senza vederla in pista, dopo che ci ha fatto di nuovo innamorare di questo sport?
Non ci resta quindi che attendere venerdì 24 gennaio e i Campionati Europei di Debrecen.
In fondo, quanto passano in fretta 50 giorni per chi ne ha attesi quasi 600?