"Siete carichiiiii!?!"
Un po' ce la immaginiamo Arianna, mentre si rivolge, con il tricolore in mano, ai suoi compagni di nazionale con questa domanda, che in realtà è quasi un’esclamazione.
Sono passati 12 anni esatti dai Giochi Olimpici Invernali di Torino, quei Giochi che lei stessa definisce sempre “ricordi sfuocati” di un’adolescenza nel pieno della sua evoluzione.
In quell’occasione Arianna era una delle più giovani componenti della spedizione azzurra, di cui facevano parte rinomati e famosi atleti, quali Giorgio Rocca, Giorgio Di Centa e la portabandiera Carolina Kostner.
Oggi non siamo più a Torino e Arianna non è più un’adolescente alle prime armi: la vediamo entrare nello Stadio Olimpico di Daegwallyeong come “prima della classe”, sorridente mentre sventola la bandiera italiana a rappresentanza di una nazione intera.
A dicembre, alla cerimonia di consegna del tricolore, di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, aveva giurato:
"Le voglio dire che il giorno che sventolerò il tricolore a Pyeongchang potrà vedere tre diversi aspetti di me. Io bambina quando ho scoperto la passione per lo sport, io a 15 anni quando ho intravisto una via per avere successo e la donna che sarà di fronte a tutti voi pronta ad affrontare ogni sfida per il nostro Paese."
Gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Giuseppe Fumasoni" di Berbenno di Valtellina, seduti ordinatamente nella palestra delle scuole medie, volgono lo sguardo al maxischermo che proietta – in differita – le immagini di Arianna portabandiera. Uno spontaneo applauso, accompagnato da un sorriso colmo di emozione, nasce dalle loro mani quando Ary fa il suo ingresso nello stadio.
Grazie al progetto “WE4RY” hanno avuto l’opportunità di conoscere meglio lo short track ed avere una completa panoramica della carriera di Arianna.
Immaginatevi un ragazzo che, tornando a casa da scuola, dice ai genitori: “Mamma, papà, oggi avevamo storia. La storia di Arianna Fontana!”
Tutti considerano Arianna come una sorella maggiore. Un boato accoglie la sua vittoria nella batteria di qualificazione dei 500 metri davanti all'ungherese Keszler, vittoria che proietta Arianna ai quarti di finale in programma martedì 13 alle ore 11. Poi tutti in attesa dell’esito della semifinale della staffetta che però non viene trasmessa in diretta da nessuna emittente nazionale.
I bambini, terminato l’orario scolastico, abbandonano così con un pizzico di delusione la palestra. Solo una volta arrivati a casa scopriranno che l'Italia è in finale grazie ad un fantastico sorpasso di Arianna all’olandese Schulting nel corso dell’ultimo giro.
"Mamma, papà! Martedì ci sono le vacanze di Carnevale, ma io voglio andare a scuola. Raccontano ancora la storia di Arianna…"